Franceschini, lavoro straordinario dei frati per cura Basilica San Francesco [VIDEO]
I lavori possibili anche grazie al crowdfunding, il ministro: 'raccolta fondi strumento importante'
Dario Franceschini cammina silenzioso, a testa in su. Il ministro per i Beni culturali è venuto ad ammirare il lavoro realizzato dall’infaticabile squadra di restauratori diretta dal professor Sergio Fusetti: a vent’anni dal sisma e a più di quaranta dall’ultimo restauro, tornano a splendere gli affreschi della cappella di Santa Caterina e del nartece della Basilica Inferiore di san Francesco di Assisi.
I lavori, durati tre anni, si sono conclusi pochi giorni fa e sono stati possibili grazie alla campagna di raccolta fondi lanciata dal quotidiano La Repubblica “Salva un affresco”, alle donazioni di privati cittadini e al fondo del ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. Sono stati spesi quasi 450mila euro, di cui oltre 70mila raccolti grazie al crowdfunding. “La raccolta fondi è uno strumento importante, per questo cinque anni fa abbiamo fatto la legge ‘Art Bonus’, con lo scopo di dare una spinta al mecenatismo e di fatto avvicinare le imprese al supporto dell’arte e della cultura”, spiega il ministro.
Credit foto TECNIRECO
Senza lo strato di polvere accumulato negli anni, gli affreschi trecenteschi sulla vita di Santa Caterina, opera di Andrea da Bologna, offrono un’esplosione di colori a chi entra nella Basilica Inferiore. Il restauro dona nuova luce anche al nartece, lungo 40 metri, con affreschi del 1600 dell’artista Cesare Sermei, messi al riparo dalle infiltrazioni di acqua che li avevano danneggiati nel corso del tempo.
Credit foto ANDREA COVA
Guidato dal custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, Franceschini si ferma davanti alla tomba di san Francesco, per poi continuare la visita alla Basilica Superiore. Qui il professor Fusetti illustra l’enorme lavoro di ricostruzione delle volte di Giotto e Cimabue, andate in frantumi per il terremoto del 1997.
Di quei capolavori rimangono ancora 80mila frammenti, difficili da ricollocare, custoditi da anni in un caveau del Sacro Convento. “Spero che chi dice di metterli all’asta scherzi - commenta Franceschini - Io penso che sia un lavoro da portare avanti in maniera costante. Con il contributo straordinario dei frati e con il supporto del Ministero faremo tutto”, conclude.
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